Emissioni a Borgotaro: considerazioni sanitarie inviate ad Ausl e Regione
16 Mar 2018
Da parte dell'associazione Medici per l’Ambiente-ISDE Italia
L’associazione Medici per l’Ambiente-ISDE Italia desidera inviare alla vostra
osservazione alcune considerazioni di ordine sanitario che scaturiscono dalla
lettura delle relazioni della AUSL di PARMA, del Servizio Sanitario Regionale
dell’Emilia Romagna, del Pediatra di Comunità e dalle dichiarazioni
dell’Assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna.
I documenti citati riguardano la società Laminam spa, subentrata alla Kale Italia
srl di cui ha ereditato l’AIA per l’impianto di prodotti ceramici sito in Borgotaro ,
per il quale Laminam ha chiesto nel 2016 l’autorizzazione per una modifica
della produzione.medici la cui mission consiste nel valutare gli impatti dell’ambiente sulla salute
umana, fornendo anche supporto tecnico e suggerimenti agli Enti preposti a
salvaguardia della salute pubblica e sostegno ai cittadini interessati agli argomenti
connessi al rapporto fra ambiente e salute.
La lettura dei documenti citati ci ha suscitato qualche perplessità perché i giudizi
espressi riguardanti gli impatti ambientali della ditta Laminam non sono
omogenei. Esiste a parer nostro, come effetto derivato, difficoltà riferibile ad una
corretta informazione della popolazione. In questo caso la questione riveste
grande interesse perché le emissioni della ditta hanno allarmato i cittadini,
preoccupati soprattutto per i possibili effetti sulla salute degli alunni che
frequentano l’Istituto Comprensivo P.V. Manara sito in località San Rocco e posto
sottovento ad una distanza di pochi centinaia di metri dalla fabbrica.
L’azienda emette sostanze odorigene e fortemente irritanti creando grave disagio al vicinato. Molte persone, in special modo gli alunni della scuola
summenzionata, presentano sintomi di tipo irritativo e/o di tipo orticarioide,
sufficientemente gravi da richiedere l’accesso al pronto soccorso.
L’assessore all’ambiente della Regione, Paola Gazzolo, ha dichiarato in
commissione territorio che le sostanze emesse da Laminam non sono tossiche.
Eppure la relazione del Pediatra di comunità, dr. Albarelli, che ha visitato per un
breve periodo gli alunni della scuola, è molto chiara. Le visite hanno riguardato i
bambini della scuola, in tutto 38 alunni e sono state eseguite nell’arco di 10
giorni. I sintomi si presentavano in concomitanza con la presenza di cattivi odori,
avvertiti dagli alunni da alcuni mesi. Il medico ha verificato sintomi generici di
tipo irritativo, con riscontri oggettivi quali iperemia, lacrimazione, flogosi
faringea, e sintomi di tipo orticarioide indicante una avvenuta sensibilizzazione
verso una o più delle sostanze con cui gli alunni erano venuti a contatto.La AUSL raccoglie dai pediatri, nel periodo febbraio-dicembre 2017, 501
segnalazioni di disagi olfattivi denunciati dai cittadini di Borgotaro; moltissimi si
presentano al pronto soccorso o si recano dal medico curante. Le segnalazioni e
le sintomatologie connesse sono evidenti sia prima che dopo l’adozione, da parte
della Laminam, di filtri a carboni attivi. Questi disturbi vengono attribuiti dalla
AUSL, sostanzialmente, a fenomeni di somatizzazione.
Il Servizio Sanitario della Regione Emilia Romagna, chiamato in causa, effettua
le sue indagini e giunge alle conclusioni di seguito brevemente illustrate. Esse si
basano sulle relazioni e le analisi eseguite da AUSL e ARPAE , che hanno
verificato la emissione E13 dell’azienda, riscontrando una elevata concentrazione di sostanze organiche volatili (SOV), e concentrazioni sensibili di benzene (13,7
mg/Nm3) e formaldeide (10,8 mg/Nm3). I controlli sono stati eseguiti a febbraio
2017. Sempre nella stessa data, gli autocontrolli aziendali hanno verificato la
presenza nelle emissioni di concentrazioni significative di acido solforico (64,7
mg/Nm3). L’azienda aggiunge calce e bicarbonato al sistema di abbattimento
fumi e collauda l’efficacia di un filtro a carboni attivi. I controlli successivi
mostrano una riduzione dell’inquinamento.
Secondo la Regione, le sostanze che possono essere messe in relazione con i
sintomi lamentati dai cittadini sono le seguenti:
-Acidi organici
-Biossidi di zolfo
-Metiletilchetone
.Metilpropilchetone -2metil 1,3 diossolano
-2,2dimetil 1,3 diossolano
-Formaldeide
-Acroleina
-Acetaldeide
-Butirraldeide
L’ipotesi che viene accreditata è che il responsabile della sintomatologia irritativa
sia l’acido solforico. Viene indicato, come limite tollerabile, quello per gli effetti
acuti, pari a 3mg/metrocubo. Non è ritenuto valido, infatti, quello riferito agli
ambienti di lavoro (TLV-TWA), che è molto più basso: 0,1 mg/mc. La Regione
infatti ritiene che questo limite non vada preso in considerazione, perché adottato
a causa di possibili effetti cancerogeni di questa sostanza. Questo composto, in
parte emesso sotto forma dei suoi prodotti di degradazione, gli SOX, può
provocare fenomeni irritativi e anche fenomeni di broncocostrizione per
esposizione a quantitativi non molto elevati (la Regione crediamo intenda parlare
di attacchi d’asma bronchiale).
Allo scopo di verificare le immissioni, vengono eseguiti sopralluoghi a livello dei
bersagli sensibili (scuola e abitazioni sono bersagli sensibili) su segnalazione della presenza di cattivi odori. I tecnici giunti sul posto eseguono prelievo di
campioni d’aria per l’analisi soltanto di un campione; negli altri casi all’arrivo del
prelevatore il cattivo odore era sparito. I risultati delle analisi relative non sono
disponibili, mentre viene allegato il risultato delle analisi a camino, che mostra la
presenza di 26 sostanze.
Su questa base, la valutazione empirica della Regione è che solo l’acroleina è
presente nei fumi in quantità tale da poter ipotizzare un superamento dei limiti di
percezione degli odori a livello dei bersagli sensibili. Non viene escluso un effetto
sinergico dovuto alla presenza contemporanea di più sostanze.
Gli effetti sanitari vengono così giudicati: “manifestazioni non tossiche dirette
ma mediate da reazioni, in soggetti particolarmente suscettibili, che si realizzano
attraverso riflessi del sistema nervoso neurovegetativo e la somatizzazione”.
Dette reazioni sarebbero descritte in letteratura. (A nostro parere sarebbe utile essere più chiari nelle definizioni, ad esempio dichiarando che si tratta di
somatizzazioni, o, in altre parole, di suggestioni, se di questo si intende parlare.
Sarebbe anche auspicabile, quando ci si riferisce alla letteratura, citare la fonte).
Nelle conclusioni si attribuisce la causa dei malesseri, con tutta probabilità,
all’azione combinata di acidi, ossidi, aldeidi e acroleina.
Questa premessa, invero un po’ lunga, è necessaria per capire il senso delle nostre
osservazioni, che in definitiva vogliono sottolineare il fatto che la comunicazione
alla popolazione è stata carente ed in parte errata, e perciò andrebbe corretta e
migliorata nelle sue modalità.hanno una componente psicosomatica, più o meno importante, compreso il
cancro e le patologie cardiocircolatorie. Ciò non toglie che esse siano un
problema di salute pubblica, capaci come sono di causare, assieme ad altri fattori
patogeni, malattie anche gravi, e comunque determinare un forte disagio sociale.
In questo caso particolare, poi, sembra improbabile attribuire a somatizzazioni
manifestazioni, anche se di carattere irritativo, denunciate da decine se non
centinaia di persone; manifestazioni che non possono certo derivare tutte da
suggestioni, come le faringiti acute, le ulcere delle mucose e fenomeni orticarioidi
che fanno presupporre una sensibilizzazione. Sintomi e patologie confermate dal
Pediatra di Comunità. La ipotesi avanzata dalla Regione, e dalla AUSL non regge
a nostro parere. Concordiamo con la ipotesi, formulata nelle conclusioni, che i fenomeni
denunciati possano essere relazionati a effetti sinergici fra più sostanze, e che le
concentrazioni più elevate degli inquinanti dovrebbero essere relative all’acido
solforico e all’acroleina. Ci sembra errato, per l’acido solforico, fare riferimento ad un limite di 3
mg/Nm3, limite al disopra del quale si manifestano effetti tossici acuti,
escludendo il limite adottato per la protezione dei lavoratori, che è 0,1 mg/ m3.
Come è noto, i limiti per gli ambienti di lavoro sono molto più alti di quelli
adottati per gli ambienti di vita, dove sono presenti fragilità legate a malattie e
anzianità, e dove la componente bambini è molto più sensibile agli effetti dei
tossici di qualsiasi natura. Per questa ragione viene adottato un margine di
sicurezza e i limiti per gli ambienti di lavoro vengono divisi per 100 Comunque le omissioni più gravi ci sembrano relative all’esclusione della
verifica di possibili effetti cronici delle esposizioni alle numerosissime sostanze
emesse dai camini della Laminam, sostanze solo parzialmente identificate.
Eppure le analisi a camino hanno dimostrato la presenza, in concentrazioni
relativamente elevate, di due noti cancerogeni per l’uomo, la formaldeide e il
benzene, classificati dalla IARC in classe uno (cancerogeno certo). Anche l’acido
solforico è un cancerogeno sospetto, mentre gli SOx sono ritenuti un marker
dell’effetto cancerogeno dovuto all’inquinamento atmosferico.
Le analisi dell’ARPA mostrano la presenza nelle emissioni Laminam di altre
sostanze tossiche o cancerogene, così come nella relazione dello Studio Alfa e in
alcune segnalazione provenienti dai cittadini. Segnaliamo ad esempio il nichel,
gli isocianati (la loro degradazione termica sviluppa cianuro? Ecco una domanda
cui sarebbe utile dare una risposta), l’acido cloridrico. E’ appena il caso di ricordare che le dosi correlate agli effetti cronici sono molto
più basse di quelle che provocano effetti acuti, e che, per le sostanze cancerogene
che agiscono alterando il patrimonio genetico, una dose innocua non esiste, o è
troppo bassa per essere rilevata.
Per la formaldeide sono proposti limiti differenti perché non c’è accordo sui suoi
effetti cancerogeni; per lo IARC è un cancerogeno certo, per la Unione Europea è
un cancerogeno sospetto. Inoltre alcuni limiti sono riferiti al NOAEL (la dose più
alta che non produce effetti tossici) ed altri al LOAEL ( la dose più bassa capace
di produrre effetti tossici). Si giustifica così la presenza di limiti che variano da
0,03 mg/m3 a 0,124 mg/m3. Comunque la questione dei limiti è piuttosto teorica,
perché, come detto, per un cancerogeno un limite completamente innocuo non
esiste. A parte gli effetti cancerogeni, sono segnalati in letteratura anche importanti
effetti tossici, ad esempio per l’acroleina agisce sul sistema nervoso e sulla genesi
della sclerosi multipla. (Spring 2015 The pathological role of acrolein in
experimental autoimmune encephalomyelitis and multiple sclerosis Melissa A.
Tully Purdue University). Vogliamo infine ricordare, in particolare, due sentenze.
La prima riguarda un contenzioso fra Regione Emilia Romagna, Comune di
Cesena e una ditta per lo stoccaggio e il commercio di residui animali (N.
02751/2014REG.PROV.COLL. N. 04457/2003 REG.RIC.). Si tratta di una
industria insalubre di prima classe posta vicino all’abitato. La sentenza richiama
una disposizione dell’Ente di controllo che stabiliva una distanza minima
dall’abitato di 500 metri per queste industrie, e dà torto alla ditta, per cui viene
revocata l’AIA. Laminam è un’industria insalubre di prima classe.
La seconda è una sentenza del Consiglio di Stato ( Consiglio di Stato n. 163 del
20/1/2015) che afferma che senza una convincente valutazione degli impatti
sanitari l’AIA, anche se rilasciata, non è valida. La Laminam ha ereditato per
voltura l’AIA dalla ditta Kale Italia SRL e non ha presentato VIA per la modifica
attualmente richiesta. In sostanza non esiste nessuna relazione sugli impatti
sanitari che le sue emissioni possono produrre o hanno già prodotto. Crediamo che sia da valutare la possibilità di attuare interventi impositivi ostativi
all’ampliamento e disposizioni atte a recepire una convincente valutazione degli
impatti sulla salute della attività in essere. Valutazione che a parer nostro deve
comprendere sia gli effetti acuti che quelli cronici.
E’ anche necessario verificare lo stato di salute attuale della popolazione,
attraverso opportune verifiche statistiche georeferenziate sulla incidenza e sulla
mortalità da patologie teoricamente correlate con i pericoli legati alla presenza
nel ciclo produttivo di Laminam di numerosi composti chimici.
Ringraziamo per l’attenzione e restiamo a disposizione delle autorità per
ogni chiarimento o per un eventuale supporto per indagini sanitarie o per
la comunicazione ai cittadini.
Dott. Edoardo Bai.
Direzione ISDE
Il Presidente
Nazionale ISDE
Dott. Roberto Romizi
ULTIMI COMMENTI FATTI
Buona sera volevo ringraziare RTA per le condoglianze al mio papà Brigati Luigi , grazie di cuore
BERNI: Vattene tu e le tue chiacchiere. Ci ricordiamo del SIC
Gentili collaboratori di videotaro
Nel novembre scorso vi avevo segnalato il mancato rispetto del divieto di attraversare i binari che in più occasioni ho avuto modo di constatare alla stazione del nostro capoluogo.vedo che nessuno ha raccolto la segnalazione.chi deve far rispettare le regole è assente é sordo o cos altro?
CARO SINDACO LUIGI LUCCHI: NOI TI AMIAMO E TI SOPORTIAMO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE . Dispiace che viviamo in un paese dove la maggioranza e' rasegnata e senza spina d'orsale. Dispiace vederti a portare Avanti una battalia per migliorare L'Italia quasi tutto da solo. Dove sono gli altri sindaci???, tremano dalla paura??? L'ITALIA potra' migliorare solo con l'onesta'. Ci sono 4 criminalita' organizate in Italia, CAMORA, NDRANGETA, MAFIA E IL PD (PD), e noi continuamente li votiamo... Per 3 anni, ormai sto' seguendo sull'internet il M5S in PARLAMENTO E IN SENATO, e non ce' dubbio. RIMANE SOLO IL M5S SE VOGLIAMO UN PAESE MIGLIORE E ONESTO. Caro Sindaco LUCCHI: Grazie del tuo coraggio... A VOI ITALIANI: LI AVETE PRESI I 80 EURO??? ADESSO PAGATELI DA UNALTRA PARTE fools...
Cioè, il Diego Rossi non vede la discarica o non sa come giustificare che non ha dato ordine di pulirla? Eppoi la Provincia dice cose inesatte stando al filmato si vede bene che l'acqua passava sotto il primo ponte e trovava intoppo nel secondo! Poi sempre il Sperpagli dice che il livello era di 3 mt! Considerato 2 metri fino al livello della strada vuole dire che un metro d'acqua è entrata in galleria e senza lasciare traccia sulle pareti? Ma che buffone che è.... Nella foto della galleria si vedono quei 15-20 centimetri di fango....